Sono quasi le 20 del 7 settembre, è sabato sera e un gruppo di quindici ragazzi e ragazze si è dato appuntamento all’aeroporto di Orio al Serio: sono studenti del Romero di Albino e stanno per imbarcarsi per la Francia. Li accompagnano due docenti.
L’occasione è fornita dall’Unione Europea, grazie al progetto Erasmus+ Vet, che finanzia delle borse di studio per svolgere uno stage all’estero, pensato appositamente per giovani dell’indirizzo professionale. Nello specifico la nostra destinazione è la città di Marmande, un placido paese di circa 18.000 abitanti, adagiato lungo un’ansa della Garonna, per l’appunto nel dipartimento di Lot-et-Garonne. Le relazioni con questa cittadina non sono tuttavia nuove per l’ISIS O. Romero: già due gruppi di studenti nel maggio 2023 e 2024 hanno potuto usufruire di questa possibilità di svolgere il loro PCTO all’estero, grazie a dei
partenariati Erasmus+ che hanno permesso di gettare le fondamenta per costruire i primi contatti con le imprese locali.
L’aereo atterrava a Toulouse e quindi ne abbiamo approfittato, il giorno dopo, per una visita della città, accompagnati da una guida locale che ci ha mostrato i luoghi di particolare interesse storico e artistico. Ma il programma culturale non si è esaurito con Toulouse, infatti la domenica successiva siamo andati a visitare Bordeaux, che dista solo una novantina di km: è stata l’occasione, oltre che per ammirare le bellezze architettoniche della città, anche per approfondire la sua storia, efficacemente raccontata dalle collezioni del Museo dell’Aquitania.
A Marmande i ragazzi e le ragazze del Romero hanno soggiornato complessivamente per due settimane, trascorrendo la loro quotidianità tra lavoro, passeggiate, allenamenti in palestra, cene tipiche e incontri con gli abitanti di Marmande. C’è chi ha svolto lo stage presso Decathlon, chi presso la municipalità nell’ufficio comunicazione, qualcuno è stato in un’azienda ortofrutticola, chi all’Ufficio del Turismo, in un negozio, alla mediateca o in uno studio di comunicazione e grafica. Durante tutto il periodo gli studenti hanno potuto sperimentare cosa significhi essere autonomi e responsabili e si sono messi in gioco, affinando le loro capacità linguistiche e di problem solving. Hanno inoltre condotto delle
interviste ai commercianti e ai clienti del mercato del sabato mattina volte a indagare le abitudini legate all’ambiente, per riflettere su consumi e stili di vita sostenibili.
Un evento in particolare è rimasto a tutti nel cuore, ma prima bisogna fare una premessa: Marmande ospita ormai da diverse generazioni una nutrita comunità di persone di origine italiana, proveniente in particolare dal Veneto, da cui è nata l’Associazione di gemellaggio Marmande-Portogruaro. Ebbene, questa associazione ha organizzato, mercoledì 18 settembre, una serata dedicata all’Italia: in collaborazione con il cinema di Marmande è stato proiettato Divorzio all’italiana, l’iconico film di Pietro Germi, che storicamente ha dato il via alla commedia all’italiana. Il film era in lingua italiana, sottotitolato in francese. A seguire abbiamo potuto degustare un buffet tipico: polenta, formaggi e prosecco, gentilmente offerto dall’Associazione. Anche gli studenti del Romero sono stati coinvolti
nell’organizzazione della serata: infatti, divisi in piccoli gruppi, hanno presentato trama, regista e attori protagonisti (anche in memoria di Mastroianni, di cui abbiamo appena commemorato il centenario della nascita) prima della proiezione. A seguire invece hanno approfondito alcuni temi, come il contesto socio-politico dell’Italia degli anni ’60, i referendum per il divorzio e per l’aborto e, infine, hanno raccontato la storia di Franca Viola, prima donna a rifiutare il matrimonio combinato. È stata davvero una serata all’insegna dell’integrazione e dello scambio culturale, siglata da nuove amicizie e preziose collaborazioni future. Il prossimo appuntamento è per maggio 2025, quando un nuovo gruppo di ragazzi e ragazze del Romero potrà vivere questa esperienza estremamente formativa, che va consolidandosi e migliorando anno dopo anno.
Prof.ssa Marta Cassina
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